Il leasing è una specie di "affitto di un bene". Quando compriamo una macchina e non abbiamo soldi noi possiamo ottenere un finanziamento per comprare la macchina.
Questo finanziamento può avere varie forme --> una di queste forme è il leasing, cioè : facciamo comprare la macchina dalla banca e poi la paghiamo alla banca un po’ alla volta. Però la macchina la compra la banca, quindi è la banca che "ha" il bene (la banca o un intermediario). Prendiamo in esame un intermediario.
L’intermediario creditizio, la società di leasing, compra la macchina e noi la ripaghiamo un po’ alla volta.
Questo finanziamento può avere varie forme --> una di queste forme è il leasing, cioè : facciamo comprare la macchina dalla banca e poi la paghiamo alla banca un po’ alla volta. Però la macchina la compra la banca, quindi è la banca che "ha" il bene (la banca o un intermediario). Prendiamo in esame un intermediario.
L’intermediario creditizio, la società di leasing, compra la macchina e noi la ripaghiamo un po’ alla volta.
In alternativa possiamo anche ricorrere ad una società di credito al consumo. Compriamo noi la macchina e ci facciamo fare un finanziamento da una società specializzata che poi ripaghiamo un po’ alla volta.
NB : Ci sono delle società che fanno solo questo, fanno un’attività di finanziamento, un’attività creditizia, ma a differenza delle banche non raccolgono depositi.
Il factoring è un’altra forma di finanziamento che possiamo identificare come una sorta di "anticipo su fatture", quindi io ho un cliente che mi deve pagare tra trenta giorni --> posso aspettare trenta giorni oppure posso dare la fattura ad una società che mi anticipa il pagamento e poi ci pensa lei ad incassare i crediti. Questa è un società di factoring quindi che fa finanziamento, da dei soldi oggi dietro presentazione di una fattura. Ma anche questa non è una banca in senso stretto.
Poi a queste forme principali e "classiche" si sono affiancate altre tipologie di intermediario che coprono singoli tipi di operazioni : a differenza delle banche tutte queste società non raccolgono presso il pubblico quindi sono inseriti in un meccanismo che si chiama di doppia intermediazione : gli intermediari sono finanziati dalle banche che poi vanno a fare la raccolta presso il pubblico. Hanno perciò un profilo di rischio di instabilità molto minore rispetto a quello tipico delle società bancarie.
Guardiamo due numeri per renderci conto direttamente del diverso peso. Due anni fa c'erano 604 banche (ed erano 643 l’anno prima, quindi c’è anche un processo di progressiva concentrazione), alcune raggruppate in gruppi bancari; la maggior parte in coma di società per azioni; molte piccole nella forma di banche di credito cooperativo.
E gli intermediari finanziari non bancari?
Sono iscritti in un albo separato e sono 129 quindi tra società di factoring, leasing credito al consumo confidi ecc. 129 contro 604.
E questo solo in termine di numero, se poi andassimo a vedere in termini di attivi avremmo un rapporto ancora più sbilanciato.
NB : Ci sono delle società che fanno solo questo, fanno un’attività di finanziamento, un’attività creditizia, ma a differenza delle banche non raccolgono depositi.
Il factoring è un’altra forma di finanziamento che possiamo identificare come una sorta di "anticipo su fatture", quindi io ho un cliente che mi deve pagare tra trenta giorni --> posso aspettare trenta giorni oppure posso dare la fattura ad una società che mi anticipa il pagamento e poi ci pensa lei ad incassare i crediti. Questa è un società di factoring quindi che fa finanziamento, da dei soldi oggi dietro presentazione di una fattura. Ma anche questa non è una banca in senso stretto.
Poi a queste forme principali e "classiche" si sono affiancate altre tipologie di intermediario che coprono singoli tipi di operazioni : a differenza delle banche tutte queste società non raccolgono presso il pubblico quindi sono inseriti in un meccanismo che si chiama di doppia intermediazione : gli intermediari sono finanziati dalle banche che poi vanno a fare la raccolta presso il pubblico. Hanno perciò un profilo di rischio di instabilità molto minore rispetto a quello tipico delle società bancarie.
Guardiamo due numeri per renderci conto direttamente del diverso peso. Due anni fa c'erano 604 banche (ed erano 643 l’anno prima, quindi c’è anche un processo di progressiva concentrazione), alcune raggruppate in gruppi bancari; la maggior parte in coma di società per azioni; molte piccole nella forma di banche di credito cooperativo.
E gli intermediari finanziari non bancari?
Sono iscritti in un albo separato e sono 129 quindi tra società di factoring, leasing credito al consumo confidi ecc. 129 contro 604.
E questo solo in termine di numero, se poi andassimo a vedere in termini di attivi avremmo un rapporto ancora più sbilanciato.
Commenti
Posta un commento