Costruzione della domanda di moneta e determinazione del tasso di interesse di equilibrio.




(fonte foto "Il Sole 24ore)
Dato un certo livello di ricchezza gli individui possono scegliere di allocarla tra moneta e titoli.

Detenere una certa quantità di moneta significa poter utilizzare quella frazione di ricchezza per le transazioni con un livello di liquidità massimo ma senza ottenere degli interessi. La moneta può essere di due tipi : il circolante (vale a dire la moneta metallica e cartacea) e quella bancaria costituita dai depositi di conto corrente. 

Detenere una certa frazione di ricchezza sotto forma di titoli significa invece non poterla usare agevolmente per le transazioni ma ottenere in cambio un certo interesse sulla somma investita.

La scelta su quale quantità della propria ricchezza detenere in una o nell’altra forma deriva fondamentalmente da due variabili :
- Il livello delle transazioni --> in maniera tale da non dover ricorrere all’intermediario per smobilizzare delle somme investite in titoli e dal tasso di interesse offerto dai titoli. In particolare la funzione di domanda di moneta è legata in maniera direttamente proporzionale al livello delle transazioni, quanto più si prevede di spendere in un certo intervallo di tempo tanto più si deterrà sotto forma di moneta; 
- e in maniera inversamente proporzionale dal tasso di interesse offerto dai titoli : quanto maggiore sarà i tanto più saremo disposti a rinunciare ad una frazione di moneta per ottenere un interesse positivo.

L’equazione della domanda di moneta può essere scritta come :

MY L(i)-


Il livello totale delle transazioni è difficile da misurare, possiamo però supporre che un suo aumento (es. del 10%) porti ad un aumento più o meno che proporzionale della domanda di moneta (nel nostro esempio 10%); la domanda diminuisce in base ad una funzione L all’aumentare del tasso di interesse.

Graficamente la relazione esistente tra la quantità di moneta e il tasso di interesse è rappresentata da una curva inclinata negativamente : al diminuire di i aumenta la domanda di moneta. (Con i sulle ascisse e M sull’asse delle ordinate).
Una volta che abbiamo definito la domanda di moneta, per determinare il tasso di interesse di equilibrio è necessario introdurre l’offerta di moneta, vale a dire il livello di moneta che è messo in circolazione da parte della banca centrale. Questo è fisso e possiamo pensarlo come deciso “autonomamente” dalla BCE. Nel grafico è rappresentato da una retta verticale in corrispondenza del valore di M scelto. L’equilibrio nel mercato della moneta è dato dall’uguaglianza tra offerta e domanda di moneta :
M = 
Y L(i)
che risolvendo identifica un valore di i detto tasso di interesse di equilibrio.



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